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GLI INSAPONIFICABILI
(nel cosmetico)

Ma che cosa significa?
Ma perché costituiscono una forma di attenzione formulativa importante all’interno di un prodotto cosmetico?

INNANZITUTTO

Si tratta di sostanze contenute negli olii e nei grassi vegetali che, ahimè,  non vengono (quasi mai) enfatizzate con termini roboanti; si tratta invece di ingredienti cosmetici con eccellenti proprietà per la pelle, anche se rimangono poco noti ai consumatori. 

INSANI… che…?!?

Ma Vi chiederete… ?!  Insani……che?!?!
Con ogni probabilità “Insaponificabili” vi farà per forza pensare al sapone!
Ma che cosa c’entra il sapone in tutto questo…?!?

Dovete sapere che quasi tutti gli olii vegetali si possono saponificare, cioè trasformare in sapone (tralasciamo in questo blog la modalità chimica per farlo!).

Dovete però anche sapere che in chimica viene NETTAMENTE DISTINTA (all’interno di un olio), la parte di esso che effettivamente si può trasformare in sapone (attraverso un processo di… saponificazione) e quella che invece (giocoforza) rimane così com’è : ebbene quest’ultima parte è chiamata frazione insaponificabile, cioè che “non si può saponificare” (OVVERO NON SI PUÒ TRASFORMARE IN UN SAPONE).

È DIFFICILE?

… È UN PO’ COMPLESSO  DA COMPRENDERE (se non si è dei chimici) !
VERISSIMO!

PERÒ NON PREOCCUPATEVI!

Ciò che è utile, e che ci basta comprendere in questo Blog dedicato alla cosmesi, è che all’interno di un olio vegetale, c’è una parte di esso che effettivamente si trasforma in sapone, ed una invece … che rimane così com’è: quest’ultima è chiamata frazione insaponificabile, cioè che “non si saponifica, e non può diventare un SAPONE”.

RIMARRETE SORPRESI!

BENE!
Ma la domanda è?
Come sono suddivise queste 2 parti in un  Olio Vegetale?

Prendiamo oggi ad esempio gli insaponificabili derivati dall’olio d’oliva; sappiamo tutti che si tratta di un alimento/elemento prodigioso sia per la nostra salute che per il benessere della pelle!
DOVETE SAPERE che le sostanze insaponificabili dell’olio d’oliva sono molte e variegate!
Ma la loro percentuale totale non è altissima!
PENSATE…!…: la parte INSAPONIFICABILE è si attesta tra l’1% ed il 2% dell’olio extravergine d’oliva.
Tutto il resto è invece “saponificabile”, si può cioè trasformare in sapone!

RIASSUMENDO

Alla parte (o frazione) che NON SI SAPONIFICA dell’olio di oliva sono riconosciuti effetti protettivi, riparativi e stimolanti sulla pelle, in quanto essa aiuta a difendere la pelle dai raggi UV, a riparare i danni causati da agenti esterni e a stimolare la produzione di collagene ed elastina. Questa frazione  insaponificabile dell’olio di oliva, rappresenta però soltanto l’1-2% del totale dell’olio, ma è considerata una vera miniera d’oro di sostanze attive per la cosmesi.

Tutto questo per fare comprendere (anche a chi non è un “chimico”) che quando in un cosmetico viene inserita la parte insaponificabile di un olio vegetale, si è effettuata (ed attuata) una scelta di primo livello per la qualità del formulato approntato.

ACCORGIMENTO

Nella crema che scegliamo, se vogliamo essere sicuri che contenga davvero insaponificabili di olivo, basterà cercare la dicitura “Olea Europaea Oil Unsaponifiables”; nell’elenco degli ingredienti INCI, faremo ovviamente attenzione che questa nomenclatura sia (possibilmente) tra i primi posti della lista, cioè inserita in formula in quantità maggiore!

UN ALTO PROFILO

Accade perciò che un accorgimento di formula (per quanto semplice), può identificare l’alto profilo scientifico di un  cosmetico indirizzato al trattamento delle pelli mature, secche e sensibili; si tratterà infatti di un prodotto con titolate proprietà antirughe, rivitalizzanti, biostimolanti, antiossidanti e riparatrici della pelle.

Diversi studi già risalenti tra gli anni 60 e gli anni 80 dimostrarono come gli insaponificabili agiscano  promuovendo l’attività enzimatica delle cellule produttrici di collagene ed elastina: i fibroblasti. In pratica gli insaponificabili stimolano i fibroblasti alla produzione di collagene solubile, quello tipico della pelle giovane, rispetto al collagene insolubile tipico delle pelli mature.

Gli insaponificabili possono perciò favorire il nostro stesso collagene interno, che sarà immediatamente biodisponibile e si organizzerà nel tessuto epidermico, concorrendo a mantenerlo (dall’interno) idratato e  rinnovato, nonché più elastico e resistente all’esterno, cioè più sano.

FOTOPROTEZIONE

Oltre che contro le rughe, la secchezza e l’eccessiva sensibilità cutanea, un’altra proprietà degli insaponificabili è quella foto-protettiva, grazie alla loro capacità di riparare i danni provocati dai radicali liberi indotti dalla radiazione UV.

Sono inoltre utilizzati nelle creme contro le smagliature, e gli inestetismi provocati da un’alterazione e degradazione delle fibre di collagene ed elastina.

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